De Nigromancia. L’arte dell’evocazione dei morti

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Per secoli è stata utilizzata come mezzo di comunicazione con i morti, di solito per ottenere una visione del futuro o per compiere un compito altrimenti impossibile. Tale attività era molto utilizzata già in tempi antichi, da popolazioni assire, babilonesi, egiziane, greche romane ed etrusche; nell’Europa e medievale venne accomunata alla pratica della magia nera e condannata dalla Chiesa.

I suoi praticanti erano abili maghi che utilizzavano un cerchio consacrato, in un punto e desolato (spesso un cimitero), per proteggersi dalla rabbia degli spiriti dei morti.

Questo testo farà luce sulla pratica più oscura ed antica, del Culto dei Morti, permettendo al lettore di carpirne i segreti, al fine di ottenere potere e conoscenza


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