L’idea moderna di laicità e di libertà religiosa si fece strada in forme diverse in Inghilterra tra gli anni segnati dalla guerra civile ( 1642-1648 ), dal suo epilogo con la vittoria dei puritani indipendenti di Oliver Cromwell e l’uccisione del re Carlo I Stuart (1649), e quelli del successivo ritorno degli Stuart (1660) e delle lotte tra Carlo II e il Parlamento.
Dall’inquietante intreccio del trattato-manifesto latino Religio Laici(1645) del filosofo e barone Edward Herbert di Cherbury (1582-1648) con tre altre opere in lingua inglese prodotte, con il medesimo titolo latino, nell’arco del successivo quarantennio, emergono, nel saggio di Gabriella Bartalucci, responsabilità politiche precise e l’ipotesi della giustificazione post-herbertiana, paradossale in un contesto laico, di forme di violenza politica nel nome di Dio e con argomenti di origine clericale.
Centrali nello sviluppo del libro sono il nuovo inquadramento storiografico del testo inglese Religio Laici (1683) del filosofo libertino e “deista” dichiarato Charles Blount (1654-1693), e la messa a fuoco di alcune fonti inesplorate del suo materialismo, del suo relativismo morale e della sua collusione con il puritanesimo regicida. Quest’ultima si definisce anche grazie al poem Religio Laici or a Layman’s Faith (1682) di John Dryden (1631-1700) e ai significati dei mysterious secrets che il poeta inglese, realista, erasmiano, e aperto ad un cristianesimo “cattolico” e dialogante, vi porta alla luce, preannunciando un nuovo “raccolto insanguinato” pochi mesi prima del Rye House Plot (1683), il discusso complotto fallito della “Casa della Segale”, architettato per uccidere un altro re, Carlo II Stuart e il fratello ed erede al trono, il cattolico Giacomo II.
Religio Laici
18,00€ IVA incl.
Deismi e violenza politica nell’Inghilterra degli Stuart
Disponibile
Autore | Bartalucci |
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